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Aprilia rs 125 2tempi story


vittovio
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Come una volta con le prima serie non depotenziate fra marmitta originale, Giannelli e challenger differenza di erogazione non ci sono a culometro per quanto io possa ricordarmi una sensazione di 25 anni fa...

 

Con un bel 38 e filtrone in spugna miglioravano anche loro rispetto al 34 di serie.

 

La Jolly moto era la marmitta definitiva invece e pochissimi la avevano.

 

 

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Pt. 3 


Dopo aver raccontato delle prime brutte sorprese il racconto di esse non finisce mica qua, allora via con un’altra carrellata di cugginate.

 

Bene allora nei giorni successivi ho provveduto a smontarla tutta completamente facendo giusto due foto per ricordarmi come fosse assemblata nel complesso, sono uscite alcune cose molto interessanti, non per il mio portafoglio che lui piange costantemente da aprile 2023.

 

Ovviamente le cose interessanti sono altre magagne, neanche a dirlo vero?!

 

Ho trovato che il radiatore non aveva più un perno per il fissaggio, perché in genere esso ha due perni inferiori e uno superiore e a lui mancava uno inferiore, mi piacerebbe capire come hanno fatto a farlo saltare… il liquido refrigerante era stato sostituito durante il cambio pistone però a quanto pare prima di esso veniva usata semplice acqua di rubinetto infatti il radiatore era pieno di ruggine, come il vaso d’espansione.

 

Continua lo smontaggio e per fortuna una bella notizia, l’ammortizzatore posteriore è un yss regolabile, quasi nuovo, almeno questo non è da sostituire  ahah, l’ ammortizzatore è collegato al braccio oscillante il quale esteticamente sembrava apposto, ma poi smontato ho notato che i paraoli erano secchi e ci può stare dopo 13anni, ma i cuscinetti arrugginiti e totalmente bloccati, a questo punto ho capito che questo restauro stava diventando impegnativo a livello economico…

 

Arrivo al telaietto porta strumentazione, il quale va fissato a dei tamponcini (4) di gomma al telaio anteriormente posizionati in due fori, manco a dirlo dei 4 tamponcini in gomma ce ne stava solo uno tutto secco, dove in un foro ne mancava uno visto che ne vanno 2 per foro e nell’altro foro vedo che hanno inserito un tubicino a pressione perché la sede era spaccata… diciamo che questo dettaglio mi ha turbato perché mi son chiesto come hanno fatto a spaccarlo?

 

Nel frattempo che ci penso su, continuo lo smontaggio delle forcelle dalle piastre di sterzo, smonto la superiore e fin qui tutto bene, sotto di essa la ghiera per il fissaggio del canotto era tutta rovinata stretta con un bel cacciavite e martello, a questo punto ormai non ero più sorpreso, svito la ghiera esce il canotto e noto che il fine corsa della piastra inferiroe era spaccato e ho detto anche qui non ci credo?!, ma è a questo punto che mi si accende la lampadina, collego tutto! 

 

Prima di dirvi la soluzione al mistero se cosi si può chiamare faccio un piccolo resoconto. Quindi abbiamo pezzi spaccati e incollati, pezzi storti, saldati, accroccati e con date di fabbricazione diverse quindi la soluzione è una sola, la moto ha avuto un incidente!! 

Poi successivamente smontata accroccata con pezzi di recupero e rivenduta, non ho dubbi…, la cosa che mi ha dato più fastidio è vedere che due viti uguali non c’erano, vi giuro che su 100 viti 90 erano diverse, 70  arrugginite o rovinate, una cosa impressionante!

 

Come si può vedere dal video ha “soli” 9000km menomale, figuratevi se ne avesse avuti 20000 di km ahah

 

Il venditore sicuramente sapeva lo stato in cui versava la moto dato che ha fatto quelle piccole cose di manutenzione, dunque ha smontato il serbatoio e quant’altro, io ovviamente ho le mie colpe si capiva che era stata tenuta malissimo, ma c’e da dire che il venditore non è stato onesto, son sicuro che il karma gira per tutti. 

 

Si ne sono consapevole, sembra una tragedia più che un racconto, ma come già detto essendo un oggetto tutto si sistema e per fortuna :)

 

vi allego la foto del radiatore con qualche botticina di troppo e della vaschetta liquido con qualche segno e il tappo bello martoriato

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Edited by vittovio
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Pt.4 Continuo:

 

Eccoci nuovamente qua con una nuova puntata della rs story. Piccolo recap, moto smontata a pezzi con tutti i possibili difetti immaginabili. Dunque se ci sono cose rotte o mancanti si procede all’acquisto normalmente, ma qui casca l’asino, perché purtroppo non è come la nostra amata vespa della quale ancora oggi producono tutto e sviluppano ancora nuovi ricambi, per l’aprilia rs purtroppo è tutto fermo, vi spiego meglio. 

Per queste moto a livello di motore si trova tutto, guarnizioni, cuscinetti, bielle, pistoni, cilindri (anche con cilindrate differenti), quindi a livello meccanico ci siamo, il problema è tutto il resto, come le carene originali, sono assolutamente introvabili o se sei fortunato a trovarle te le fanno pagare una fucilata. Ahimè con tanto rammarico in questa categoria ci sono troppi, troppi sciacalli. 

Vi faccio un esempio stupido, andate sulla baia e cercate un ricambio per rs 125 vedrete che ha un costo, cercate lo stesso ricambio per l’aprilia pegaso vedrete che ha un altro costo(spesso la metà), quindi basta aggiungere la scritta aprilia rs 125 che magicamente il prezzo lievita. Poi se è “sport production” non avete idea il prezzo degenera ahah

 

Per cui vi lascio immaginare che la ricerca dei ricambi è stata per niente facile, tra l’altro avevo bisogno di parecchi ricambi quindi per prima cosa come normale che sia si va nel sito del produttore della moto, non l’avessi mai fatto, c’è una speculazione incredibile, son capaci di farti pagare una vite m4 in inox 20€, nono non ci siamo proprio, ovviamente mi son preoccupato parecchio perché non sapevo come uscirmene da questa situazione, tant’è che pensavo di vendere tutto a pezzi, perché facendo il conto dei ricambi necessari nel caso li avessi voluti prendere nuovi partiva almeno un millino! Parliamoci chiaro quattro viti, qualche pezzo in gomma e qualche altra cagatina mica roba seria. Quindi roba nuova non se ne parla, ci ripenso su e continuo la ricerca sulla baia, ma stesso risultato prezzi fuori dal mondo, vado sul sito rosso e già là si inizia a ragionare e per fortuna aggiungerei. Prima di iniziare a comprare smonto ogni singolo particolare della moto, impacchetto nelle bustine e tramite gli esplosi disponibili nel sito aprilia inizio a stilare una lista dei ricambi che mi servivano, man mano che smontavo proprio tutto ovviamente esce fuori qualche altra cappellata (e te pareva), due molto esaltanti sono state:

 

La prima, la cornice in zama della chiusura del serbatoio rotta, anche qua mi chiedo come cavolo hanno fatto a romperla boh allucinante 

 

La seconda, la serratura del quadro strumenti ha due fili che escono, entrambi erano stati tagliati e poi ricollegati intrecciando i fili e messo del nastro isolante, che porcheria

 

Bon vabbè arrivato a questo punto ho tutto bello smontato, inizio a farmi un’idea di cosa mi servisse, la lista si allungava sempre più, terribile, da tener conto che anche le viti montate o erano sbagliate, o troppo rovinate, per cui c’è stato bisogno di conteggiare anche quelle. Nel frattempo mi viene in mente che forse nei gruppi fb potevo risparmiare qualcosa con l’usato, invece no tutt’altro incredibile, onestamente ho trovato gente pronta a inchiularti per dei ricambi da quattro soldi per cui niente mi allontano da tutto e tutti. 

 

Ma alla fine come me ne sono uscito?

 

Sapendo che se l’avessi venduta a pezzi non avrei recuperato molto avrei perso parecchio, sapendo anche quanto mi è costata di fatica poterla comprare e quanto l’ho desiderata ho deciso di non arrendermi anche se una persona normale l’avrebbe già data al rottamaio.

 

Quindi alla fine essendo che i ricambi nuovi che si trovano costano uno sproposito, gli usati anche, non volendo rottamarla è passato del tempo per forza di cose… però in questo lasso di tempo alcune cose si sono mosse e ho trovato le occasioni giuste.

 

Ho aspettato pazientemente, ho cercato online ovunque, trovato anche qualche venditore onesto in giro e cosi per fortuna sono riuscito a risparmiare parecchio, si parla di molte centinaia di euro se non più.

Per farvi capire le tempistiche di un restauro di una moto tale, sono passati almeno 6 mesi per ottenere tutti i ricambi necessari al giusto prezzo, un parto.

 

Al momento l’unico problema sono le carene, quelle plasticacce da quattro soldi che se le fanno pagare tantissimo, ma ne parlaremo dopo.

 

Vi allego una foto della moto un po’ smontata, si può vedere il coperchio filtro rotto, il serbatoio dell’olio tagliato per farlo diventare porta oggetti e qualche altra cagata, IMG_6176.jpeg.b81d9dbb9d95d2fb6ed140416fc6791f.jpegpeccato non abbia fatto tantissime foto, mi dovrei prendere questo vizio.

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  • 2 weeks later...

Pt.5 continuo - “La rinascita”

Quindi a questo punto ho la moto smontata in toto, i ricambi per il 90%(perchè qualcosa da comprare esce sempre fuori e specialmente in questa moto), tutti i pezzi imbustati e separati non rimane che iniziare il restauro vero e proprio!

 

-Iniziamo dalle ruote, per fortuna a parte qualche graffio esse erano messe abbastanza bene, tranne per quegli adesivi monster bianchi orribili, per cui procedo immediatamente a toglierli. Mi sono armato di pistola da carrozziere e pazienza, vi assicuro che è stato un casino, hanno una colla davvero forte, poi una volta tolti la lasciano sul cerchio e per levarla davvero davvero un bordello. Smontando la corona sotto si trovano i parastrappi e sono leggermente usurati presentano delle crepe, tenete conto che sono in gomma, allora controllo il sito aprilia e non sono disponibili, vado sulla baia e hanno un prezzo spropositato come tutto, per cui me li faccio andar bene. Poi a distanza di tempo per caso ho trovato che quelli dell’aprilia pegaso sono uguali e costano molto molto meno.. invece i paraoli sono usurati ma i cuscinetti sembrano ok, nel dubbio ormai che c’ero li ho sostituiti entrambi per entrambe le ruote.

 

Comunque l’idea iniziale era di fare i cerchioni dorati verniciandoli a polvere, era questa l’idea ma poi ho lasciato perdere perché la verniciatura a polvere è molto costosa e dati tutti questi imprevisti non ci siamo proprio, allora ho acquistato delle strisce giallo fluo da mettere lungo la circonferenza del cerchione stesso. Giallo fluo perché leggendo il numero di telaio e inserendolo nel sito della Piaggio ho scoperto che la moto originariamente era rossa fluo, modello spain’s n.1, replica della 125 gp di jorge lorenzo, per cui ho deciso assolutamente di riportarla alle origini, dunque la striscia gialla fa pendant con le grafiche spain’s.  Comunque sia almeno per le ruote non mi posso lamentare, cerchioni ok, copertoni pirelli diablo rosso 4 nuovi, disco freno in tolleranza e corona in buone condizioni, mi è scesa una lacrima tutto messo troppo bene😂

 

-passiamo al forcellone e telaio, li accorpo perché entrambi in alluminio ed entrambi necessari di cure di saldatura, mi disturbava pensare di rimontate quel telaio con l’attacco telaietto rotto e il forcellone con dei solchi cosi, per cui ho portato entrambi a saldare in modo da renderli più gradevoli e silenziare la scimmia nella mia testolina. Piccola nota, se li avessi comprati usati in buone condizioni mi sarebbero costati meno, per farvi capire. Dopo di che una volta ritornati a casa ho provveduto a pulirli perché pieni di morchia ovunque, ho smontato il forcellone visto che si apre in due pezzi e ho notato anche qui i due cuscinetti grippati, per cui ho sostituito anch’essi, ho smontato anche i para catena superiore e inferiore (che era logoro e mi è rimasto in mano in 4 pezzi ahah), per cui anche qui aggiungi alla lista ricambi da comprare. Che poi i paracatena sono dei piccoli pezzi in plastica che servono a riparare il forcellone dalla catena, in pratica due piccole piattine da 5mm, ma nonostante ciò nuovo se lo fanno pagare tantissimi soldi oltre le 35€… se lo trovi. Potevo ricrearmelo con la stampante 3D ma ormai dal nervoso non sapevo più dove lo avessi fatto volare e quindi non avevo nemmeno un modello da ricopiare, amen l’ho preso nuovo e vaffa. Si lo so potevo inventare ma mi scocciava visto la lista infinita di cose sa sistemare. 

 

Successivamente sia il telaio che forcellone li ho smerigliati per rendere la superficie omogenea e poi con un kit da trapano lucidati al meglio che potevo, anche se non è venuto il risultato che desideravo, me lo farò andar bene, tanto a lucidare si fa sempre in tempo.

 

Per oggi terminiamo qua, c’è tanto da parlare. 

Portate pazienza, più avanti vi porterò delle chicche 

 

allego una foto presa dal webbe di come dovrebbe venire una volta terminata 

IMG_6254.jpeg

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Il 27/5/2024 at 09:02, McKenzie ha scritto:

Come una volta con le prima serie non depotenziate fra marmitta originale, Giannelli e challenger differenza di erogazione non ci sono a culometro per quanto io possa ricordarmi una sensazione di 25 anni fa...

 

Con un bel 38 e filtrone in spugna miglioravano anche loro rispetto al 34 di serie.

 

La Jolly moto era la marmitta definitiva invece e pochissimi la avevano.

 

 

 

Ci crederesti se ti dicessi che quella che a banco ha la resa migliore è la sfigatissima Giannelli?

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Buongiorno a tutti, andiamo avanti


Pt.6 continuo:

 

Eccoci qua dopo aver parlato delle ruote, forcellone e telaio passiamo alle piastre di sterzo e forcelle. 

 

La piastre di sterzo sono due, una superiore e una inferiore, per fortuna della superiore non c’è nulla da dire se non che l’ho scartavetrata per togliere i graffi e poi lucidata a specchio, invece la piastra di sterzo inferiore come vi avevo già anticipato presentava il finecorsa spaccato. Sicuramente rotto a causa di una brutta caduta/incidente come avevo ipotizzato, una volta che sto sistemando tutto e mettendo tutto nuovo o meglio tutto “sano” mi scocciava lasciarla cosi. Infatti ho detto ok la faccio saldare e poi la modello, oppure la prendo nuova, ma poi siccome già sono oltre budget ho deciso di utilizzare il metodo turbo, userò lo stucco ahah In pratica dove mancava il fine corsa ho fatto due fori, filettato, messo due vitine e poi stucco a motore. Appena asciutto ho levigato ed et voilà come nuovo! Tanto alla fine ha lo scopo di fine corsa, quindi niente di particolarmente importante, soldi risparmiati check. 

 

Adesso si passa alle dolenti forcelle. Allora come anticipato non stavano messe tanto bene, in particolare la sinistra, la quale perdeva olio e presentava segni di ruggine sulla cromatura. Inizialmente ho pensato di revisionarla e basta, dato che la ruggine era proprio a ridosso del piedino e sicuramente non danneggiava il paraolio. La forcella destra tra l’altro in questo modello post 2006 è di tipo radiale, sempre con qualche botticina ma era in condizioni accettabili.

Quindi inizio a smontarle ed effettivamente l’olio rimasto all’interno era nuovo, limpido e pulito, però secondo voi non c’è qualche problema?! Ahah ovvio che si! 

Smontando il tappo superiore per bloccare lo stelo ci vanno 2 rosette a forma di mezzaluna, poi un anello che le contiene in alluminio, quindi una volta tolte le rosette lo stelo esce dal fodero. Smonto la forca sinistra e smonto la forca destra e mi accorgo che a sinistra ci sono 4 rosette e a destra 2!? In quel momento mi sono triggherato perché non avendo mai aperto forcelle non capivo se fosse normale o meno, anche perché fa alquanto strano tutto ciò. Vabbè vado nel solito sito ricambi e vedo che in realtà di rosette ne vanno 2 e non 4, in pratica è successo che a destra erano sane e a sinistra di 2 ne hanno fatto 4, cioè sono riusciti a spaccare due componenti che di suo è impossibile spaccare a meno che non lo so non le chiudi a martellate, senza parole….

 

Ormai armato di pazienza stellare ho detto vediamo quanto costano ste robe, vado a cercare e non erano disponibili, perché alla fine non ho più comprato dal sito aprilia ma da un altro, il quale vende li stessi ricambi a molto meno, guardo nel catalogo e non è disponibile… pensando che non lo fosse nemmeno nel sito aprilia allora disperato inizia la ricerca di questi componenti, vado dal ricambista ma niente impossibili da trovare, allora decido di farmeli fare dal pieno, mi hanno fatto un preventivo di 40€😂 niente troppo lascio perdere e preferisco incollarle e usarle cosi. Poi pensandoci ho detto lo stelo non è messo bene provo a cercarne uno nuovo cosi ho anche le rosette sane, due piccioni con una fava. Invece no, queste forcelle sono difficilissime da trovare, solitamente chi aggiorna la propria rs pre 2006 monta queste per avere la pinza radiale per cui sono super ricercate, allora lascio perdere tutto. Dopo qualche giorno ho detto ma fammi guardare un attimo nel sito aprilia se le hanno queste rosette, non erano disponibili, per curiosità guardo i ricambi per i modelli più nuovi e ci sono disponibili e sono uguali per fortuna, pagate care ma prese, non potevo rimettere quelle cagatine incollate. 

Fortuna vuole che due settimane dopo riesco a trovare anche lo stelo sinistro in ottime condizioni, quindi bene perché levo quello rovinato ma male perché adesso ho delle rosette in più che mi potevo risparmiare di comprare ma amen, ma non mi lamento considerando come stanno andando le cose ahah.

 

Poi successivamente ho ordinato para polvere, paraoli, olio motul e le ho revisionate per bene, adesso si che sono delle signore forcelle funzionanti.
Epopea forcelle chiusa.

 

Vi allego le foto delle mezzelune e delle forcelle mentre le revisionavo

 

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Screenshot 2024-06-14 093025.png

Edited by vittovio
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Pt.7 continuo

 

Dopo aver parlato di ruote,

forcellone, telaio e forcelle rimangono le cose meno ingombranti di cui parlare. 

Partiamo dal telaietto posteriore, il quale essendo in ferro presentava della ruggine, per cui com’è giusto che sia ho proceduto a spazzolarlo con spazzola in ottone, poi convertitore di ruggine ecc.. lavoro troppo semplice e stranamente niente di rotto, Idem per il telaietto anteriore porta strumentazione, ma il quale però a occhio mi sembra storto… il quale è altamente probabile ma ne avrò la certezza solo quando monterò la carena anteriore, vi farò sapere più avanti. (Un informazione cosi a gratis, i telaietti ant e post sono differenti da pre e post 2006).

 

Poi arriviamo a tutto il telaietto interno, il quale ospita varie componenti tra cui: 

Batteria e la sua vaschetta, serbatoio liquido refrigerante, bobina, solenoide rave e fa da supporto per il motore. Come scrissi all’inizio questo telaietto quando la presi era messo male, pieno di ruggine e danneggiato. Per cui ne ho trovato un altro usato ben messo il quale l’ho pulito e verniciato, per cui ci siamo. 

 

Idem per il radiatore il suo originale era senza un supporto e con delle belle botte, per cui ne ho preso un altro usato, in realtà dalle foto sembrava messo meglio e invece mi è arrivato si un radiatore sano con tutti gli attacchi ok ma una roba vecchia e stra usata… venditore poco trasparente. Per cui pulisci, togli vernice, togli ossido, rivernicia e sistema le alette, altro lavoraccio, ma almeno è uscito fuori decentemente. 

Anche se in futuro non vi nascondo che mi piacerebbe montarne uno figo in alluminio. 

Adesso possiamo ai comandi frizione e freno. Il registro del cavo frizione era vecchio, graffiato, invece la sede della leva e registro era si graffiata ma dove si avvitava il registro frizione ovviamente sfilettato, manco a dirlo eheh per cui ho provveduto a rifilettare, pulire e lucidare. Infine ho sostituito il registro con uno nuovo più carino in ergal rosso. Per quanto riguarda la pompa del freno anteriore ho trovato una piacevole sorpresa, non era la sua pompa originale ma una maggiorata brembo, presumo di derivazione rs 660 con corsa della leva regolabile, unico neo il gommino parapolvere tagliato. Che comunque non cambierò perché non ho certezza del modello di pompante. Il serbatoio dell’olio freno anteriore era tenuto su con un lamierino piegato orribile, lo sostituirò con uno rosso ergal, vorrei chiedervi a questo proposito se qualcuno sa perché mettono un polsino sul serbatoio, per estetica o ha un motivo funzionale?

 

A sinistra insieme alla frizione in teoria c’è la leva aria, il comando delle frecce,clacson, ana, abbagliante e il pulsantino che gestisce le varie opzioni nel cruscotto digitale. Soltanto che il comando aria non era presente e il pulsantino cruscotto pendeva e onestamente non ho capito come andasse posizionato, oltre che inguardabile. La levetta dell’aria mancava perché ne avevano montata una lateralmente a sinistra nel fianchetto, cosi a caso. 

 

Ovviamente smonto tutto per dare una controllata all’elettronica, trovo dentro la scatolina degli switch ruggine, saldature ossidate e qualche ragnetto qua e là. Con pazienza anche qui ho rifatto le saldature, pulito e verificato con tester se tutto funzionasse a modo, per fortuna niente da sostituire. Però quel pulsantino mi stava sullo stomaco e allora ho deciso di fare una modifica interessante di cui non ho foto ma che vi farò più avanti. 

 

A destra sul semi manubrio abbiamo il comando per accendere e spengere la moto, manetta gas e miscelatore. 

Come per sinistra anche qui ho effettuato le medesime operazioni di pulizia e controllo elettronica, invece per la manetta del gas ho visto che mancava il registro del cavo, per cui la guaina sta su ad muzzum e veniva “regolata” tramite il registro sul tappo del carburatore, ma non è tutto l’acceleratore durante la sua corsa deve si aprire il carburatore ma anche il miscelatore, il quale era stato rimosso (già lo sapevo) ma non solo era stato rimosso il miscelatore ma anche lo sdoppiatore che contemporaneamente apre ghigliottina e miscelatore. Onestamente non me ne frega del miscelatore e quindi non ho provveduto a rimontarlo, ne lo sdoppiatore (almeno non per il momento).

Per ultima cosa come ho detto agli inizi le manopole e bilancieri erano nuove e ben messi, una gioia ogni tanto.  

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il polsino sulla vaschetta potrebbe servire per impedire alle vaschette trasparenti di far invecchiare precocemente l'olio dei freni a causa dei raggi UV e anche per mantenere la temperatura dell'olio freni più stabile per evitare la formazione di condensa interna ecc ecc...

Stiamo parlando di marginal gains e non di utilità vera e propria... sicuramente il 99% di chi lo mette sulla vaschetta lo fa per un motivo di estetica/moda ecc...

 

Il 17/06/2024 at 11:25, Turbo99 ha scritto:

Serve nel caso fuoriuscisse un po’ di liquido dei freni, soprattutto nelle forti pieghe etc.

Su strada penso sia inutile, ma fa figo😂

se uscisse un po' di liquido freni dalla vaschetta sarebbe un po' un problema grosso perchè dallo stesso ipotetico pertugio potrebbe entrare aria e quindi mandare tutto a fanculo, non ti pare che la tua affermazione sia un po' "strana"?

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10 ore fa, Ponzio Pelato ha scritto:

il polsino sulla vaschetta potrebbe servire per impedire alle vaschette trasparenti di far invecchiare precocemente l'olio dei freni a causa dei raggi UV e anche per mantenere la temperatura dell'olio freni più stabile per evitare la formazione di condensa interna ecc ecc...

Stiamo parlando di marginal gains e non di utilità vera e propria... sicuramente il 99% di chi lo mette sulla vaschetta lo fa per un motivo di estetica/moda ecc...

 

se uscisse un po' di liquido freni dalla vaschetta sarebbe un po' un problema grosso perchè dallo stesso ipotetico pertugio potrebbe entrare aria e quindi mandare tutto a fanculo, non ti pare che la tua affermazione sia un po' "strana"?

Grazie non lo sapevo, io immaginavo per moda

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Pt.8 elettronica

 

Essendo una moto euro 3 come si può immaginare ha anche dell’elettronica, non complessa nel suo insieme però molto intricata. Significa che l’impianto elettrico ha una marea di cavi cavettini che veramente fanno concorrenza a un’automobile, poi vabbè abituati con la vespa che se ci sono 3 cavi è assai qua fa quasi paura. Effettivamente faceva paura perché le sue condizioni erano per me pessime, sono un po pignolo per cui mi dava altamente fastidio, tant’è che è stato il penultimo lavoro che ho fatto tra tutti. Partendo dall’idea che quando ho smontato tutto sembrava funzionare bene diciamo che sono sicuro che dopo funzionerà di nuovo (me la sto tirando lo so), poi durante lo smontaggio ho contrassegnato ogni spinotto con un numero cosi da non uscire pazzo al rimontaggio, anche se anche se qualche oretta ci sarà da perderla anche solo per capire da dove farlo passare senza ingombrare data la mole di cavi. 

 

Passiamo al tecnico, alcuni spinotto erano usurati e la plastica ormai cotta, per cui ho deciso di tagliarli e usare dei classici spinotti da elettronica, poi essendo che era stato avvolto con tantissimo nastro isolante ho dovuto perdere mezza giornata a toglierlo e pulirlo dalla colla. Ho controllato uno per uno che gli spinotti fossero ok, ho isolato quello riferiti al tps e altre robe inutile, sistemato qualche massa ossidata e infine l’ho avvolto con un nastro specifico in tela per impianti elettrici ed è venuto davvero un buon lavoro. (Se vi interessa il nastro ditemelo che vi dico qual è)

 

Passiamo ora al contagiri, leggendo online alcuni dicevano che era possibile aprirlo, togliere la pila, resettare i km. Io avevo bisogno di aprirlo perché lo sfondo su cui sono scritti i giri/m era leggermente scollato con il trasparente opacizzato e staccato, inoltre avevo l’impressione che i led rossi di retroilluminazione fossero bruciati alcuni. Dopo varie bestemmie sono riuscito ad aprirlo, (è incollato con silicone trasparente), al suo interno non ho trovato nessuna pila e i led sani, ho sistemato lo sfondo e fin qui tutto ok. 

Per arrivare allo sfondo bisogna staccare la lancetta, il problema è che quando vai a rimontarla non sai se la metti nella posizione corretta, non credo che il tutto si autoregoli all’avvio durante il check. Per cui ho cercato online lo schema elettrico dopo varie prove ho beccato i pin giusti, ho provato ad alimentarlo ma il check non viene fatto correttamente con la lancetta che arriva a fondo scala e torna indietro boh. Per cui ho deciso di chiuderlo quando la moto sarà totalmente montata.

Accenderò senza lancetta e dopo il check la metterò nello zero cosi non ci saranno problemi. 

Se avete altre idee commentate pure. 

 

Come già accennato per quanto riguarda l’elettronica il faro anteriore era distrutto. Era stato incollato e bloccato con viti parker, per cui sempre con calma ho smontato tutto pezzo per pezzo, ricostruito tutto usando la tecnica delle C in ferro.

Praticamente ho preso un saldatore per stagno di quello con l’archetto in rame, ho tolto l’archetto e ne ho fatto uno a C con il fil di ferro aiutandomi con una tronchesina, raga funziona da dio. Per cui riscaldando il fil di ferro ho appoggiato la C sulla plastica del faro questa si scioglie e ingloba la C di metallo, ed et voilà saldata. Poi infine siliconato per bene. Non credevo venisse cosi solida… piano piano ho ricostruito tutto il faro ed è uscita una roba super solida e funzionante. Ovviamente potevo prenderlo nuovo ma non l’ho fatto per due motivi. Il primo è che costa oltre le 100€ un faro usato e il secondo è che è venuto veramente veramente bene che mi sono stupito anch’io. Devo ringraziare i video degli indiani che aggiustano cose da cui ho preso ispirazione ahah

 

Come ultimissima cosa e poi chiudiamo il capitolo elettronica: lo switch al cavalletto. Questa moto monta uno switch al cavalletto, il quale se aperto ti segnala pericolo sul cruscotto. Prendo tutto in blocco cavalletto e switch, pienissimi di morchia inizio a pulirli e poi li smonto. Il cavalletto aveva un gioco assurdo, evidentemente qualcuno aveva ballato sopra la moto con il cavalletto appoggiato ahah e lo switch presentava una camma in plastica rotta. La camma permette di premere lo switch all’apertura del cavalletto. Questa camma fatta in abs come ricambio non si trova per cui pensavo di ricrearla con la stampante 3D, ma alla fine ho deciso di riparla con la tecnica usata per il faro, in quanto avendo una forma particolare ricrearla al pc mi veniva male e ci voleva del tempo, ma onestamente la pazienza ha iniziato a scarseggiare. Però dai una volta riparata è venuta decentemente e funziona alla grande. Il gioco del cavalletto l’ho sistemato utilizzando un piccolo spessore calibrato tra piede e staffa, cosi almeno è bello fermo e solido. 
In futuro vorrei fare degli upgrade “elettronici” ma ne parlerò dopo.
Per oggi finiamo qua

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Beh che nastro usi può essere interessante io mi sono trovato abbastanza bene con il Tesa che usano in officina Land Rover...

 

Poi come connettori 

 

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Quelli così tipo "tedeschi" non sono affatto male se ti serve sostituire qualcosa

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  • 2 weeks later...
Il 25/06/2024 at 21:48, McKenzie ha scritto:

Beh che nastro usi può essere interessante io mi sono trovato abbastanza bene con il Tesa che usano in officina Land Rover...

 

Poi come connettori 

 

image.png.fd046762e9159c1c94225cfd8b1f9951.png

 

Quelli così tipo "tedeschi" non sono affatto male se ti serve sostituire qualcosa

Bellissimi questi connettori, in genere evito perché quando crimpo i cavi nei pin non mi vengono mai ben saldi, probabilmente perché non ho la pinza di qualità o adatta?! Devo approfondire prossimamente questo campo connettori. Grazie per il consiglio. Il nastro che uso è il seguente, è in tela e quando lo si toglie non lascia kg di colla sui cavi, poi è bello esteticamente e flessibile. 

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Oggi ho del tempo libero, continuiamo con la: 

 

Pt.9 - carene

 

Carene carene nota dolente ancor oggi!

Le carene per rs 2007 in poi originali usate sono introvabili o meglio vi spiego bene. Le carene nuove alcune si possono ordinare (fondi di magazzino), ma ad esempio la colorazione spain’s o talmania non è possibile, allora bisogna cercarle usate, in genere sono introvabili ma se siete fortunati come me potete trovarle da venditori onesti a 300€ il laterale sinistro e 150€ a codino… meglio stendere un velo pietoso su questo; 

per cui dicevo tocca prendere delle carene di altre colorazioni e verniciarle ecc…il problema è che nemmeno quelle usate si trovano facilmente… per cui tocca aspettare che qualcuno smembri la propria moto e pregare che siano originali, sane e a un prezzo onesto. 

Poi dopo di che bisogna trovare il codice della vernice (che aprilia non ha mai fornito) trovare gli adesivi, che se originali costano una fucilata, ma se non originali che siano replicati bene. Altrimenti altrimenti si può aggirare il problema carene comprandole nuove da aliexpress. Il problema è che la qualità non è la stessa, l’abs usato è molto meno resistente e più rigido, inoltre la verniciatura e gli stickers sono da rivedere probabilmente, ne ho avute tra le mani una coppia ma erano da riverniciare per cui non so come fosse in origine la vernice. Se ci si accontenta vanno veramente più che bene, se si vuole fare un restauro serio proprio no. In italia è possibile vedere in vendita questi kit cinesi a 500/1000€ spacciandoli per made in italy, non ci cascate, in realtà sono fatte in cina e costano 290-350€.

Ritornando all’inizio di tutto, quando presi la moto e iniziai a smontarla, mi resi conto che le carene facevano pena, la disuguaglianza tra carena sx e destra in vetroresina cosi come la carena porta faro anteriore in vetro, allora molto ingenuamente dissi: “no problem vendo le non originali e le ricompro originali”. 

Bene l’idea c’era ma mancavano i fatti ahah, le carene in vetroresina le vendetti dopo mesi e mesi, invece le carene originali non le trovai usate, cerca a destra e a manca ma niente! 

Perfetto allora ho deciso di vendere tutte quelle che avevo per fare cassa e comprare quelle cinesi. Ovviamente passano mesi e mesi ma ne ho venduta giusto una, la laterale sinistra, dove le laterali sx e dx sono le più ricercate. 

Nel frattempo non mi convinco più per i kit cinesi perché non avendo delle recensioni non ho voglia di buttare altri 350€ nel caso fossero replicate male, ma fortuna vuole che trovo la laterale dx nuova, copri serbatoio, parafando e puntale inferiore colorazione spain’s in ottime condizioni originali e a prezzi accessibili! Ho detto che bello ogni tanto un pó di fortuna. 

Per cui al momento posseggo:

Laterale dx, puntale inferiore, fianchetti (che già avevo)parafango e copri serbatoio, diciamo che manca poco, sono fiducioso. Cerco nuovamente ovunque, internet, gruppi ecc ma per i restanti pezzi niente, anzi come dicevo prima diciamo che avevo trovato ciò che mi serviva però a che prezzo?! 300€ per la laterale sinistra, 150€ a codino (tot300€) e mi mancava ancora la carena anteriore porta faro! Non so se vi rendete conto quasi 1000€ 4 pezzi di plastica, quando per una Ducati costano meno… allora niente non ci siamo, preferisco pazientare oppure ritornare all’opzione kit cinese. Passa il tempo ma ancora oggi niente, allora ho ripiegato per comprare la carena sinistra di colorazione a caso e la carena anteriore idem, le quali verranno verniciate e poi applicati gli stickers. Invece per i codini io già li avevo neri come nella foto dell’acquisto moto, però avrei preferito trovarli già pronti, ma a questo punto li farò verniciare anche loro e basta cosi.

N.b i cinesi si sono adeguati al mercato e adesso forniscono le carene singolarmente grezze da verniciare, i prezzi considerando la qualità e che sono da verniciare sono un pó altini, ma spesso credo siano una buona alternativa salva deredano. 

Ergo se doveste avventurarvi nell’acquisto di una rs, anche se fa schifo meccanicamente che abbia almeno le carene in buone condizioni e originali, sennò siete nei guai.

 

Alla prossima puntata

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6 ore fa, vittovio ha scritto:

Bellissimi questi connettori, in genere evito perché quando crimpo i cavi nei pin non mi vengono mai ben saldi, probabilmente perché non ho la pinza di qualità o adatta?! Devo approfondire prossimamente questo campo connettori. Grazie per il consiglio. Il nastro che uso è il seguente, è in tela e quando lo si toglie non lascia kg di colla sui cavi, poi è bello esteticamente e flessibile. 

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Usiamo lo stesso nastro... Ho un caro amico che ha delle pinze professionali con le teste intercambiabili e quando crimpi con quella viene tutto perfetto.

 

Se ti interessa guarda pure i prodotti Raychem / Te-connectivity 

 

  • Grazie 1
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  • 2 weeks later...

Pt.10 Motore - 1

Eccoci finalmente alla parte più interessante di questo progetto, il motore! 

Allora iniziamo parlando della base di partenza. Quando comprai la moto essa aveva il motore montato su di essa e un motore di scorta. 

 

Il motore principale aveva il pistone nuovo con circa 20/50km wossner bifascia, guarnizioni cilindro nuove, olio motore nuovo, miscelatore tappato, niente valvola rave (consapevole), albero in buone condizioni con X? Km, tutto originale e infine marmitta full power aprilia “racing only use”, la full power data da aprilia per il campionato civ gp junior.

 

Il motore di scorta invece montava un cilindro 220H grippato, albero con biella kart sbiellato di brutto e tutto originale.

 

Insomma almeno per il motore non ero messo male, ma anche se lo fossi stato ero tranquillo perché l’ho comprata con l’idea di mettere mano al motore, magari fare anche sviluppo. 

Comunque visto che ho superato abbondantemente il budget che mi ero preposto di rispettare decisi di vendere il motore di scorta, però pensandoci considerando le condizioni non valeva più di tanto… per cui ho deciso di tenere il motore di scorta scambiando i cilindri e di vendere il motore principale. In tal modo sono riuscito a recuperare molti più soldi. Poi in fin dei conti avrei rifatto la biella a prescindere, dato che considerando lo stato della moto non mi sono fidato a lasciare quella biella, inoltre avrei dovuto aprire un albero funzionante quando non aveva senso. 

 

Ottimo adesso che avevo le idee chiare ho ordinato subito biella nuova NRT, guarnizini / paraoli Athena, e cuscinetti di tutto SKF. Successivamente ho provveduto ad aprire questo blocco motore di scorta e ovviamente ho trovato la sorpresa 😂, allora diciamo che dovevo aspettarmelo, ma uno ci spera sempre che vada bene. Comunque apro trovo l’albero sbiellato come già sapevo, la camera di manovella graffiata dai rullini del cuscinetto di piede di biella, una forchetta del cambio spaccata , un’altra di colore blu/viola e un cuscinetto a rullini elastico del secondario con 1/3 dei rullini…Per fortuna la forchetta rotta l’ho comprata usata a poco prezzo sulla baia invece sull’altra forchetta sono indeciso se cambiarla o meno, perché quel colore significa solo una cosa, cioè che si è surriscaldata in maniera importante, per cui mi viene da pensare che abbia girato senza olio nel carter! Ergo potrebbe essere diventata fragile? Voi cosa ne pensate, dovrei sostituirla?

Invece il cuscinetto elastico per fortuna è un classico cuscinetto da kart di facile recupero. 

 

L’albero motore non è un problema perché come già detto lo dovevo già rimbiellare, ho scelto la biella nrt in quanto leggendo e chiedendo qua e là sembra essere la migliore di range medio/alto, inoltre che per il prezzo molto abbordabile, sono cosciente che esistono bielle migliori però il budget non me lo permetteva. L’albero l’ho spedito al buon Sangio per fare un buon lavoro. 
 

Vi allego la foto della moto attualmente e bellissimo safety wire alla pinza anteriore. Da notare le viti diverse che prima o poi metterò uguali visto che anche queste erano diverse…

 

Alla prossima

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