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Malossi Sport 68,5*59 lamellare carburatore SI26


Damiano_W1R
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Ho realizzato un motore particolare che da parecchio tempo avevo in testa, un propulsore in grado di coniugare i vantaggi dell'ammissione lamellare (regolarità di funzionamento e miglior erogazione), con quelli del convenzionale sistema a valvola (possibilità di mantenere il miscelatore ed avere un'aspetto simil-originale); per farlo impiegato il kit che vende 10pollici.com: http://www.10pollici.com/it/homepage....27.gp.3536.uw

Si tratta di un sistema semplice ma intelligente, che però per essere fruttato al 100%, necessità di particolari modifiche al carter. Facendo infatti un montaggio intuitivo la lamella alla sua apertura si trova davanti la parete del carter che ne limita di molto il passaggio, qualche mese fa ho aiutato chiuggio a fare il suo 177polini con il medesimo sistema, ne abbiamo parlato qui: http://www.vesparesources.com/34-tun...-177-lamellare questo motore 200 ha seguito la medesima filosofia realizzativa.

Questo motore essendo destinato ad un uso quotidiano verrà montato con la marmitta più silenziosa in commercio cioè la Polini Original, ma con tubetto di scarico portato a 20mm per evitare il surriscaldamento del motore dovuto alla marmitta troppo chiusa.

Come detto, la prima cosa da evitare è che la lamella aprendo si trovi davanti la parete del carter, si procede quindi preparando la superficie del carter lato volano per ospitare il ringrosso che farà da condotto per la lamella:

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Una volta fatto questo, per realizzare lo scivolo che elimina gli ostacoli davanti alla lamella, ho utilizzato la piastra che vende DRT appositamente sagomata per copiare la superficie del carter:

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Siccome ho scelto di utilizzare della resina epossidica bi-componente per il fissaggio dei pezzi, ne ho migliorato l'aderenza tramite un punteruolo.

Una volta terminato il lavoro di sagomatura e "puntinatura" ho applicato la resina sul carter, appoggiato la piastra nel mezzo, e chiuso i carter con tutti i prigionieri così da ottenere una superficie perfetta:

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Una volta fissata la piastra in alluminio si provvede alla spianatura della stessa:

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Finita la preparazione del carter lato volano si passa a quello della frizione, raccordando perfettamente il foro alla piastra e rimuovendo la parete che ostacolerebbe il flusso:
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Torniamo sul carter volano per realizzare il famoso scivolo che garantisce le massime prestazioni del kit:

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A completamento delle lavorazioni sull'aspirazione interveniamo sulla vaschetta, applicando la resina per chiudere le parti più larghe del dovuto, dopo aver preparato la superficie come visto in precedenza:

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Anche l'albero va modificato facendo in modo che durante la fase di travaso le lamelle possano prendere il segnale dalla marmitta:

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Fatto anche l'albero ho provveduto a sistemare i travasi:

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Il risultato della raccordatura è questo:

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Sotto la vaschetta ho fatto un sandwich con la pasta siliconica, per evitare trafilamenti:

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In fine il cilindro, ho limato lo scarico portando la fase a 120-180:

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La configurazione completa:

Malossi sport, fasi 120-180
Testata Polini squish 1,2mm
Albero special lip c.57 con dissassato DRT
Accensione Ducati con volano 2,500 kg
Centralina Kytronik fisso 26° con curva 3
Primaria 24/62 4a 21/36
Frizione Cosa Sip Sport: 12molle, 7dischi con dischi condotti sabbiati
Polini Original
Carburatore pinasco Si26 (25mm effettivo)
Cornetto di aspirazione motomeccanica abbassato di 7mm
Coperchio vaschetta modificato + 2 rialzi DRT
Silentblock PLC

Ho fatto anche una bancata dopo i primi 100km di vita, il motore è stato poi ulteriormente affinato, farò un'altra bancata dopo che il motore si sarà assestato.

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Il motore è bellissimo da guidare, seppur di poco più potente del corrispettivo a valvola, ha l'enorme vantaggio di avere una erogazione pulitissima, la potenza è buona già ad un regime basso e la coppia è molto ben spalmata lungo tutto l'arco. Sono veramente contento del risultato e sono sicuro di poter ulteriormente migliorare il risultato ottenuto.

Spero che questa mia realizzazione possa essere utile, a quanti vorranno cimentarsi con una realizzazione simile.

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1 ora fa, YenaGT dice:

Complimenti. 

Vedo che hai largamente utilizzato lo stucco.

Come mai lo preferisci ai riporti di alluminio? 

Perché la saldatura deforma più o meno -a seconda dell'entità della saldatura- il carter (che non è poi un danno troppo grave se si possono rettificare piani e sedi), la cosa grave però è che fa scadere le caratteristiche meccaniche dell'alluminio di cui è composto il carter quindi o si compensa aumentando lo spessore o si va incontro a rotture; senza considerare le microporosità che possono portare a trafilaggi.

Siccome quindi non ho la possibilità di far saldare e successivamente rettificare i cartercome dico io, scelgo la saldatura solo come extrema ratio

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L'albero in partenza era stato lavorato per funzionare a valvola, mi sono limitato a rimuovere la fascia che pesa poco e sta in un punto molto poco utile al bilanciamento dell'albero.

Questo motore è stata una prova fatta con i componenti che avevo, siccome sembra funzionare decisamente bene, ho deciso di comprare un'altro albero c.60 con forma originale (tameni) che una volta saldato a lasar sullo spinotto sarà montato senza essere modificato, per avere lasciarlo più pesante possibile.

Gli smussi che si vedono, hanno il solo scopo di ridurre l'attrito fluidodinamico durante la rotazione dell'albero.

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8 ore fa, Damiano_W1R dice:

Perché la saldatura deforma più o meno -a seconda dell'entità della saldatura- il carter (che non è poi un danno troppo grave se si possono rettificare piani e sedi), la cosa grave però è che fa scadere le caratteristiche meccaniche dell'alluminio di cui è composto il carter quindi o si compensa aumentando lo spessore o si va incontro a rotture; senza considerare le microporosità che possono portare a trafilaggi.

Siccome quindi non ho la possibilità di far saldare e successivamente rettificare i cartercome dico io, scelgo la saldatura solo come extrema ratio

 

La saldatura stupra il metallo se eseguita da mano incapace, quale è quella della maggior parte della gente che la pratica. Tuttavia la saldatura è arte nobile e regolamentata da severe norme, che se rispettate ad arte la rendono di fatto un continuo col metallo di substrato. Va da sè che, sui carter, va eseguita prima della rettificatura, e che quindi le deformazioni da essa indotte, verranno azzerate.

Viceversa, apportando stucco (di qualsiasi natura chimica), vai a creare una stratificazione che, per quanto ben cementata, rappresenterà pur sempre un discontinuo tra materiali aventi differenti proprietà fisiche. In alcune prove di laboratorio, ho avuto modo di verificare che, su delle parti metalliche alle quali erano stati effettuati dei riporti con materiali bicomponenti, tralasciando la resistenza all'attacco chimico delle parti non metalliche, dopo un certo periodo cominciano a variare anche le caratteristiche meccaniche. Tutto ciò nonostante tali riporti fossero stati eseguiti rispettando le norme in questione (ora non ricordo in base a quale norma DIN...), quindi temperature, tempi miscelazione, quantità, e -parametri importantissimi- umidità e pressione, tutto sotto controllo.

Tu fai effettuare la presa del bicomponente in aria o sotto vuoto?

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10 ore fa, sirvano dice:

 

La saldatura stupra il metallo se eseguita da mano incapace, quale è quella della maggior parte della gente che la pratica. Tuttavia la saldatura è arte nobile e regolamentata da severe norme, che se rispettate ad arte la rendono di fatto un continuo col metallo di substrato. Va da sè che, sui carter, va eseguita prima della rettificatura, e che quindi le deformazioni da essa indotte, verranno azzerate.

Viceversa, apportando stucco (di qualsiasi natura chimica), vai a creare una stratificazione che, per quanto ben cementata, rappresenterà pur sempre un discontinuo tra materiali aventi differenti proprietà fisiche. In alcune prove di laboratorio, ho avuto modo di verificare che, su delle parti metalliche alle quali erano stati effettuati dei riporti con materiali bicomponenti, tralasciando la resistenza all'attacco chimico delle parti non metalliche, dopo un certo periodo cominciano a variare anche le caratteristiche meccaniche. Tutto ciò nonostante tali riporti fossero stati eseguiti rispettando le norme in questione (ora non ricordo in base a quale norma DIN...), quindi temperature, tempi miscelazione, quantità, e -parametri importantissimi- umidità e pressione, tutto sotto controllo.

Tu fai effettuare la presa del bicomponente in aria o sotto vuoto?

Hai perfettamente ragione, ma visto che non ho la possibilità di effettuare una saldatura come si deve preferisco scegliere questa strada. Il bicomponente è stato applicato all'aria

9 ore fa, muttley dice:

Io non sono pratico di elaborazioni mantenendo il si , e mi viene una domanda ....: ma a valvola non si riesce ad ottenere quei valori li ??

Certo che si riescono ad ottenere (magatri appena meno a pari marmitta), anche se con un'erogazione peggiore, questo è solo un metodo per recuperare i carter con la valvola fuori uso mantenendo il carburatore SI

Edited by Damiano_W1R
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5 ore fa, Damiano_W1R dice:

Hai perfettamente ragione, ma visto che non ho la possibilità di effettuare una saldatura come si deve preferisco scegliere questa strada. Il bicomponente è stato applicato all'aria

È un po' come scegliere se avere un figlio alcolizzato o tossicodipendente...

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10 ore fa, muttley dice:

Molto leggera , a me la prestazione sembra comunque scarsa , sarà lineare ma da l impressione che non va ne sotto ne sopra .

Dopo stavo pensando che tu assembli motori per terzi , e questo mi sembra un lavoro discutibile come  costo-prestazione ... 

Questo motore lo sto usando sulla mia vespa, mai farei a qualcun'altro qualcosa di cui non sono sicuro al 100%.

Lo stesso motore a valvola, con la stessa marmitta ha 1cv di meno e meno coppia.

La polini original è un bel tappo ma è molto silenziosa (al pari di quella di serie), per ora ho scelto di rinunciare a parte delle prestazioni in virtù dell'anonimato.

Ieri ho preso un tameni di forma standard c.60 b.110 da sostituire al c.59 attualmente montato, lo installerò senza modifiche per avere il massimo del peso, sperando di migliorare qualcosa.

Questo intervento è utile solo come recupero del carter piuttosto che per cercare prestazioni. Mantenendo il Si è meglio partire dal lamellare drt che è più grande per avere maggiori prestazioni.

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Ok .

Per la marmitta ..penso che sai pure te come sono fatte internamente , e mi vien strano pensare che da questa polini ad una ess. Sip ci sia si una differenza di rumore ma tale da preferirà o penalizarla .

Alla fine le padelle , ameno che non habbiano tolto il rivestimento .... o siano rotte dentro , sono tutte abbastanza  accettabili .

Per la P restazzione io resto della mia idea ..nel senso che : almeno che non si cerca il massimo , nella prima apertura ac.. e poi comunque un discreto allungo .. , si fa di meglio con la valvola .

Certo se questo e un recupero ok ma non è esaltante .

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