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  1. Ciao a tutti! E' un bel po' che non mi faccio sentire, ma i veri amici vi cercano quando ne hanno bisogno, giusto? O non era così.. vabbè no importa. Dunque, reduce dal montaggio del display SIP, con batteria sia sul mio ET3 che sulla Lambretta Special, dopo aver installato la batteria sul mio LUI 50 con tanto di accensione elettronica e fari led, ho pensato che la naturale conseguenza sarebbe stata montare un display SIP 2.0 e, data la mia esperienza, a parte gli ingombri e come nasconderlo, sarebbe stato facile. Quindi prendo il positivo e lo attacco all'interruttore a pulsante collegato col positivo della batteria, il nero a massa assieme anche al negativo della batteria ed il marrone per i giri motore... intercetto l'unico filo in AC che esce dalla accensione e, prima del regolatore, lo connetto. Dunque, a motore spento tutto si avvia e funziona regolarmente. A motore acceso, il display inizia il test ma non lo conclude e non si accende, in loop. Se avvio prima il display, quando avvio il motore, la retroilluminazione del display "sfarfalla" al minimo e tende a regolarizzarsi salendo di giri, come se fossi in AC. Inoltre il display di tanto in tanto tende ad incantarsi, anche se tutto sommato pare funzionare. Ho quindi provato: ad aggiungere un'altra massa: nessun miglioramento, tutto uguale; scollegare il marrone dei giri motore: nessun miglioramento, tutto uguale; scollegare il verde della CDI collegato allo spegnimento sul manubrio; nessun miglioramento, tutto uguale; La batteria è piccola, del tipo da telecamera, con quelle vecchie prese jack coassiali, positivo interno e negativo esterno. Così a memoria non mi ricordo se ho provato a togliere completamente il negativo della batteria, mandandolo a massa da solo e non assieme a quello dello strumento, oggi provo, ci vuole un attimo. Insomma, suggerimenti per questo sfarfallio?
  2. Buongiorno a tutti, avrei bisogno di qualche aiuto da chi piu esperto, in effetti non ne capisco molto, ma sulla mia lambretta dl 200 ho montato un kit casa Lambretta X2 22cc, albero 107-60. Come carburatore , ho montato un PHBH 26 e avrei bisogno di carburarlo, al momento non va benissimo da 3/ a piena accellerazione, se accellero in progressione sale molto ma se accellero tutto viene meno. Ho polverizzatore AV266, SilloX7, Ghigliottina 40, Max 125 e min 60. Mi aiutate a metterlo a punto? vi allego la candela e un piccolo video. Grazie mille a tutti video-2a6aa824-bb8f-4ae6-9596-b272cfc4ce9e-1662296974.mp4
  3. Dopo due anni di onorato servizio del Casalambretta 185, prima in corsa 58 poi in corsa 60, e dopo l'ultimo viaggione, ho deciso di "investire" un altro pacco di soldi per provare qualcosa di diverso ma sempre turistico. Ho quindi già acquistato un BGM RT195, il collettore di aspirazione e la testa radiale CasaPerformance. L'intento è naturalmente quello di accoppiarlo al mio albero motore SIP in corsa 60/110 (alla fine dovrebbe essere 203cc di cilindrata), alla Clubman BGM BigBox V.4 e al PHBL 24. A proposito del carburatore, ho sentito persone (che ritengo pure competenti) pronunciarsi a favore del SH2/22 Scootopia (che possiedo). Sinceramente non comprendo come l'SH possa essere meglio del PHBL, soprattutto in questo progetto, ma comunque non ho il collettore per provare e resterà una curiosità. L'accensione sarà la Casatronic che già sto usando. Per quanto riguarda la forcella, ho intenzione di sostituire le biellette per mettere quelle che hanno già i perni per gli ammortizzatori e, magari, cambiare anche gli ammortizzatori con qualcosa di più aggiornato. Ma è un altro discorso. Come al solito sono benvenute le vostre considerazioni 🙂
  4. Finalmente è arrivato il famoso serbatoio ordinato da Beedspeed in Inghilterra. Innanzitutto devo fare un mea culpa, perchè è veramente stupido ordinare qualcosa dall'Inghilterra poco dopo l'entrata in vigore della Brexit, in quanto oltre a pagare 33 sterline di tasse a loro, ho pagato anche 64 euro di dazi d'importazione, per un totale di 277 euro in tutto. Inoltre il pacco è rimasto in ostaggio in dogana a Carpi per ben 10 giorni. Diciamo che mi conforta il fatto che avevo fatto una accurata ricerca e il serbatoio che ho acquistato è quello che maggiormente si avvicina all'ideale che cercavo e nessun sito europeo lo aveva. A prima vista il serbatoio è integro e ben fatto. Presenta della sostanza polverulenta bianca su alcune superfici, tipo borotalco (o cacaina) e all'interno si intravede qualche piccola macchia di ossido ferroso superficiale, ma non mi pare un problema. Per il momento allego solo le foto. Per le misure ed eventuali inconvenienti di montaggio rimando a quando ci metterò mano la settimana prossima. Piccola nota di colore: era incartato in un giornale vietnamita. Infine parliamo di Beedspeed. Il mondo del commercio online si è evoluto tantissimo nel venire incontro alle esigenze del cliente e, ormai, la customer care è diventata una voce importantissima, che spesso fa la differenza. Il pacco è arrivato? Sì. Era integro e ben imballato? Sì. Il contenuto rispetta quanto ordinato? Sì. Epperò bisogna anche dire che il pacco è stato preparato 10 giorni dopo l'ordine e che hanno risposto alle mie mail solo dopo che avevo aperto un ticket con Paypal. Inoltre, ma non gli do colpa, se fosse stata più chiara l'entità del dazio da pagare, probabilmente non avrei acquistato. Insomma, per il momento tutto bene ciò che finisce bene. Il giudizio sull'esperienza di acquisto è un 5-.
  5. Il mese scorso ho comprato qualche cosina dal sito inglese Scooterlab UK (a.k.a SLUK), ovvero la base per estendere il piano del portapacchi superiore, disponibile per Vespa e Lambretta sia vintage che moderne, e le Sluk Clips. Cosa sono?? Si tratta di due graffette fornite di ranella in gomma adesiva da fissare sulle graffette e due viti simili a quelle originali Lambretta. Per capire l'utilità, bisogna sapere che la carrozzeria Lambretta ha un ponticello centrale, sotto i comandi del rubinetto benzina e dello starter, fermato da due viti e due dadi. In particolare, sia con lo scarico clubman originale ma soprattutto con una qualsiasi delle clubman semi-espansione in commercio, il dado di destra risulta occluso e raggiungibile con molta difficoltà e bestemmie. Per accedervi bisogna rimuovere l'ammortizzatore posteriore e fare inclinare verso il basso la parte anteriore del motore, che quindi si allontanerà quel tanto che basta per infilare comodamente una mano. Ecco, queste clips vanno a risolvere questo problema. Le graffette si fermano da sole sulle travette del telaio che supportano le pedane ed hanno una parte filettata su cui si avvitano le viti in dotazione, eliminando complatamente la necessità dei due dadi inferiori e di una piccola manina che ce li metta mentre voi rovinate il taglio della vite cercando di avvitarla. Una soluzione davvero geniale che fa risparmiare molto tempo al prezzo di circa 14 euro. Per chi avesse dubbi sulla tenuta, esiste un video su Youtube in cui la vite viene avvitata sforzandola ed il risultato è che si rovina il filetto della vite mentre la graffetta rimane riutilizzabile con una nuova vite.
  6. L'estensione per portapacchi posteriore realizzata da ScooterLab UK (SLUK) non è altro che una tavoletta in solido materiale plastico sagomato per accoppiarsi perfettamente con i mini portapacchi posteriori tipici delle Lambretta. I fori e le scanalature sembrano fatti per i portapacchi simili nel disegno ma fabbricati con tondini in metallo di sezione maggiore rispetto al mio. Quando acquistai il mio, potendo scegliere, lo acquistai proprio più sottile perchè esteticamente mi era più gradevole. Ciononostante, il supporto SLUK si adatta bene anche al mio portapacchi slim e necessita solo di essere centrato perchè ovviamente il dente posteriore perpendicolare non riempie tutto il buco. Il supporto viene fornito con 4 fascette riutilizzabili che lo rendono facilmente rimovibile nel caso non vi sia poggiato sopra il bagaglio, anche perchè mantenerlo risulterebbe abbastanza antiestetico. Ma, a cosa serve? Beh è abbastanza intuitivo. Si tratta di una base che estende la superficie su cui poggia un eventuale borsone caricato sul posteriore e offre ulteriori punti di aggancio per le corde elastiche. In pratica il portapacchi così com'è non ha una superficie sufficiente su cui poggiare un borsone morbido (penso ad esempio ai borsoni di ispirazione velistica, a tenuta stagna) che inevitabilmente tenderebbe a cadere alle due estremità tipo banana (banana... monkeys... scimmie.. ah ah ah ehm) e magari toccare la carrozzeria. Nel caso non vogliate toglierlo, presenta due comodi alloggi per lattine, trasformandosi in una base su cui desinare. Esiste per quasi tutti gli scooter, compresi quelli moderni (Vespa GTS/GTV, Royal Alloy, Skomadi) e il prezzo, forse non modico, è di 40 sterline più spedizione. https://scooterlab.uk/product-category/sluk-support-2/ Si tratta di un aggeggio talmente basilare che non credo mi darà problemi, ma se dovessi accorgermi che qualcosa non funziona a dovere, tipo se perdessi il bagaglio per strada, ve lo farò sapere 😁😅
  7. Da che uso la Lambretta, monto una sella TSR (The Scooter Republic) acquistata prima della Brexit per 110 sterline. La sella è di buona fattura, color nocciola, del tipo simile all'originale con spugna, gommapiuma e molle, alta abbastanza per mantenere la presa d'aria sottosella. Facendo molti km (intendo più di 200) finchè la uso da solo e posso spostarmi avanti o indietro, non è male, ma poi inevitabilmente un po' di indolenzimento lombare sopraggiunge. Viaggiando invece in due, senza possibilità di variare significativamente la posizione di seduto, sopraggiunge un indolenzimento alle chiappe presumibilmente per scarsa circolazione sanguinea. Volendo ovviare a questo problema, ho cercato qualche alternativa. L'estetica delle selle sportive sul mercato non mi soddisfa e d'altronde la scelta è davvero scarsa. Un tappezziere che ho preso in simpatia e che fa una sua versione della sella per LUI, dovrebbe investire di più nel customer care perchè dopo vari messaggi su messenger (tipo che ti scrivo lunedì, tu mi rispondi mercoledì e via così) non mi ha più risposto. Giocoforza si finisce quindi per considerare la sella tipo Pegasus, che però ha un costo da capogiro. La si trova su alcuni siti a 650 euro e su altri a 450, ma che differenza c'è? Sembrano invero uguali perchè... effettivamente le fa lo stesso tappezziere! Proseguendo la ricerca ne ho però trovata una economica che in media costa circa 130 euro ( io l'ho trovata a 120 spedita). Anche qui sorge spontanea la domanda: che differenza c'è tra quella da 650 euro e quella da 130 euro a parte la copertura traforata molto figa della prima? Forse che una è in pelle e l'altra in sky? Comunque sia, data la differenza di prezzo, uno come me può solo aver scelto quella da 120 euro! Ed eccola montata! L'impressione è che sia di buona fattura, non presenta difetti macroscopici tranne forse un buchino minuscolo sulla copertura. A giudicare dalle foto, la differenza con quella più costosa pare essere la copertura, perchè anche questa è del tipo senza molle ma con fondo rigido. La presa d'aria deve essere rimossa. Che dirvi? Premendo il pollice sulla superficie, sembra mordida all'affondo, ma sedendomici sopra risulta decisamente dura. Vi dirò le mie impressioni non appena ci farò qualche centinaio di km consecutivi. Intanto ditemi cosa ne pensate!
  8. Ciao a tutti! Ricordando che posseggo una LIS125 ad uso turistico, vorrei chiedere quale ammortizzatore posteriore mi consigliereste di montare. Attualmente ho un ammortizzatore simile all'originale acquistato nuovo da Tuttolambretta di Reggio Emilia. Lo acquistati appena comprata la Lambretta circa 4 anni fa, quando non sapevo nemmeno come si faceva ad alzare la sella o rimuovere i cofani. Ho visto che i più gettonati sono i BGM, ma ho letto bene anche del prodotto Pinasco. Quelli di derivazione R6/R1 sono belli ma non vorrei fossero troppo estremi per me. Grazie per i suggerimenti!
  9. In attesa che si asciughi la tankerite e in attesa di smontare serbatoio e bauletto sottosella per cominciare a vedere come alloggiare il serbatoio di cui alla recensione .... vorrei oggi parlare del bauletto retroscudo per Lambretta sia Special che DL, che si trova sul sito Rimini Lambretta Center e verosimilmente prodotto dalla ditta romagnola Europlast. Un prodotto SCANDALOSO dall'esorbitante prezzo di 200 euro. Il bauletto è in vetroresina ed è acquistabile in formato piccolo o grande (?), bianco o nero, nella versione per Special o per DL. La differenza principale dovrebbe risiedere nel fatto che le lambrette LI e LIS hanno una curvatura dello scudo differente rispetto ai successivi modelli DL. Molto bene. Mi arriva un bauletto di colore nero, provo ad appoggiarlo al retro dello scudo, ben consapevole che non sarà mai perfetto e quindi con un approccio tollerante, ma scopro che nella corretta posizione, dove dovrebbe replicare la sagoma del retroscudo, posso infilare un dito sotto e un dito e mezzo abbondante sopra, ovvero i fianchidel bauletto non ricalcano la curvatura e anche il canale centrale appare oltremodo grande rispetto a quello della carrozzeria che dovrebbe assecondare. Considerando la mia scarsa esperienza e avendo letto da qualche parte che in principio i bauletti bianchi fossero LIS e quelli neri DL, immagino un errore di spedizione. La risposta da Rimini è che tale distinzione non c'è più e che semplicemente il bauletto và adattato, il resto lo farà la guarnizione molto generosa. Cioè, io spendo 200 euro per un pezzo di plastica sagomato male e devo darci di flessibile sperando di non rovinarlo?? Vabbè, con sta lambretta mando giù di tutto, mi sta costando come un BMW GS... però lo sportellino... Lo sportellino necessita senza ombra di dubbio di una ulteriore guarnizione, evidentemente da procurarsi a carico dell'acquirente, in quanto la serratura non lo tiene assolutamente in battuta e anche qui ballano bei millimetri pronti a vibrare all'unisono con la Lambretta. Sono molto deluso da questo acquisto e sicuramente seguiranno bestemmie per montarlo. Allego foto.
  10. Apro un argomento nuovo perchè mi sembra il caso. Dunque, si parlava del fatto di trovare un serbatoio maggiorato che assorba lo spazio della scatola filtro ma lasci lo spazio per il bauletto. In Italia nei vari siti si trovano facilmente serbatoi che includono anche il bauletto ma ben poche soluzioni come quelle che ho visto su siti inglesi e che purtroppo non spediscono in Italia. Alcuni esempi: https://www.ebay.co.uk/itm/LAMBRETTA-LONG-RANGE-FUEL-TANK-PETROL-TANK-BOLT-IN-TYPE-16-0LTR-MINI-TOOLBOX-/123939123313 https://www.ktfscooters.co.uk/product/lambretta-long-range-bolt-fuel-tank/ https://beedspeed.com/products/lambretta-long-range-17-litre-petrol-tank-with-built-in-toolbox-polished-stainless-steel Ottimi ma si trovano in Italia??
  11. Ciao a tutti! Reduce dalla forse lieta risoluzione della conversione del mio impianto elettrico ET3 in uno a 12 volt con batteria, mi trovo punto e a capo volendo mettere l'accessorio SIP contakm e contagiri anche sulla lambretta. Il mio punto di partenza è lo statore BGM che vedete sopra, attualmente abbinato ad un normalissimo regolatore del tipo "GGmassa". A memoria ricordo il filo giallo grosso entrare in una delle G, probabilmente la prima, il nero è ovviamente massa mentre il giallo sottile devo verificare, ma probabilmente sarà analogo al verde vespa. Ora la domanda è: se ci metto il regolatore GGB+C, qualcuno sa se è in grado di caricare la batteria? Grazie!
  12. Se avete seguito altri miei post su questo forum, ricorderete forse che durante il tour siciliano di questa estate 2019, il mio contakm SIP montato su ET3, tanto soddisfacente e utile, d'improvviso mi ha mollato con circa 6000 km sulle spalle. Ma facciamo un po' di storia. All'inizio lo montai così com'era, direttamente attaccato all'uscita del regolatore di tensione, ma non mi soddisfaceva questo suo accendersi e spegnersi a seconda che il motore gli erogasse energia o meno, per cui ben presto mi dotai di fusibili e di una piccola batteria che misi nel cassettino laterale. Il primo impianto elettrico che feci ebbe vari problemi dovuti alla mia inesperienza in materia, ma lo strumento era comunque protetto da un fusibile da 0,8A (mi pare) e non ha mai risentito delle mie cazzate. Finalmente però ho trovato la quadra e l'impianto è diventato molto affidabile, con batteria sempre bella carica e contachilometri sorridente che mi dava tutte le mie informazioni da maniaco che mi piacciono tanto, tipo la temperatura della candela e gli rpm del motore. Prima di partire per il viaggio è successo un primo fatto: il tachimetro può essere usato in maniera tradizionale, ovvero collegato al filo che ruotando trasmette la velocità della ruota anteriore fin su al manubrio, oppure usando un accessorio venduto a parte, che rileva la velocità della ruota in maniera tradizionale ma trasmette il segnale su al display come impulso elettrico ( questo accessorio è una duplicazione di quanto in effetti già presente dentro il display). Dunque, io usavo la prima soluzione, per cui quando, una mattina, la velocità ha smesso di essere visualizzata, ho fatto spallucce e mi sono comprato l'accessorio. Tutto risolto: meglio 25 euro che altri 170. Purtroppo durante il viaggio siciliano, ad un certo punto si è resettata la funzione che stavo seguendo, ovvero trip A per tenere più o meno d'occhio i consumi e, successivamente, ho perso anche il segnale della temperatura. Questa cosa mi ha particolarmente turbato, perchè grazie alla temperatura della candela riesco a farmi un'idea sulla salute del mio motore, in quanto se la temperatura sale significa che qualcosa non va; generalmente un ingresso di aria da qualche parte, quasi sempre dalla candela, che smagrisce la carburazione oppure, quando cercavo di capire la corretta carburazione senza capire che il mio problema era l'anticipo variabile settato male - insomma quel sensore mi ha sempre detto quando era ora di fermarsi o levare gas ed è questo il motivo se il mio cilindro in alluminio, benchè bistrattato, è ancora in perfetta salute. Per la cronaca: ora sono felicemente ad anticipo fisso. Piccola digressione: "ma non puoi stringere bene la candela se sfiata??" La risposta è "Ni".. nel senso che lo strumento SIP ha il sensore temperatura agganciato ad un anellino in alluminio molto tenero che và posto sulla filettatura della candela. Questo è uno dei talloni d'achille del kit, in quanto se l'anello non si schiaccia bene, si slabbra o si rompe, lasciando una zona scoperta da cui la candela sfiata; e se la stringi, peggiori. Proseguendo il viaggio, ad un certo punto il display, pur illuminato, ha smesso di dare qualsiasi informazione digitale, fermo restando l'informazione della lancetta classica, che nel mio caso era settata per indicare la velocità, che invece andava. Il problema si risolveva temporaneamente togliendo energia. Al rientro dal viaggio la SIP, tramite il suo ufficio italiano, è stata tanto gentile da fornirmi un kit nuovo, per cui mi sembra doveroso condividere quanto ho imparato. Innanzitutto la domanda che avrei dovuto pormi fin dall'inizio è: se tutto funzionava perfettamente, prima del viaggio cosa è successo? E' successo che ho fatto una bel tagliando generale alla vespa. Questo genere di strumentazione è venduta anche per la lambretta, ed è identica, infatti l'ho presa anche per la mia lambra, anche se ancora non l'ho montato. Mi trovavo qualche settimana fa nell'Officina della Solitudine dei Duchi Estensi di Ferrara e sfogliando la terza edizione (quella verde) della Bibbia della Lambretta (The Complete Spanner's Manual by Martin Sticky Round) mi imbatto in una "tip".. in pratica il suggerimento dice, se montate il contakm SIP, di usare una candela sigla BR o corrispondenti. La "R" sta per "resistiva", ovvero una variante di candela fatta per sopprimere segnali elettrici di disturbo. Torniamo al tagliando prima del viaggio: ho montato una semplice B9HS in luogo della BR9HS che avevo SEMPRE usato. Perchè? Ignoranza of course. Quindi, che sia stato questo che ha mandato in tilt l'accessorio SIP? Beh, due indizi fanno quasi una prova. Ma facciamo un passo avanti. Ora ho il mio vecchio KIT montato e uno nuovo a disposizione. Sono passati circa 3 mesi. Faccio qualche prova per cercare di capire cosa si sia effettivamente sminchiato, tenendo come punto fermo che non possa essere il cablaggio. Collego la batteria e verifico che girando la chiave l'energia arrivi grazie al display del voltmetro integrato nella presa USB che ho installato tempo fa. Tutto ok, 12,7 volt, leggermente scarica ma ci sta. Prova 1: black box nuova - display vecchio. Giro la chiave e non si accende il display. Prova 2: black box nuova - display nuovo. Giro la chiave, si accende il display resettato perchè la blackbox è nuova, ma niente temperatura. Prova 3: black box vecchia - display nuovo. Giro la chiave, si accende il display resettato (evidentemente la batteria tampone si è scaricata, dovevo segnarmi i km accidenti!) ma niente temperatura anche ora. Il sensore della temperatura è costituito da due fili rossi che si immergono dentro la filettatura a cui si avvita l'anello in alluminio che và attorno alla candela. Il vecchio è usurato ma sembra ok. Lo sgancio, lo sostituisco con quello del kit nuovo: 15°C (temperatura ambiente ovviamente)... EVVIVA! Questa la mia esperienza, spero possa esservi utile.
  13. Buongiorno gente, volevo fare questa discussione per sapere il parere di più persone. Ho letto discussioni sul forum di cambi corsa, bielle ecc ma il mio più grande interrogativo rimane il volume del Carter! Specialmente nei piston ported per logica dovrebbe essere abbondante con Fasature di aspirazione elevate, avendo la fase di ritardo inevitabilmente legata a quella di anticipo. Inoltre cosa può influire la scelta del volume? Sempre parlando di pp uno dei problemi sono appunto i rigetti, come quelli che ho sulla mia lambretta Mi stavo chiedendo come ridurli, agendo anche sulla grandezza della luce. Vi dico un po la mia configurazione: ghisone 200 luci lavorate, eccetto i travasi montato con phbh 28. Rigetta di brutto con 165 gradi di aspirazione, però è anche vero che la luce è a dir poco enorme rispetto al carburatore, quello che volevo chiedervi sono dei consigli per diminuire i rigetti senza diminuire la fasatura! La mia idea era quella di tappare la luce con dello stucco, turbo ne sarà felice, e di farla giusta per un 28 nella speranza di diminuirli. Vi lascio una foto del cilindro Sono curioso di sapere i vostri pareri
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